Marano sul Panaro di Modena
Sulla sponda sinistra del fiume Panaro sorge il graziosissimo paese di Marano sul Panaro con un centro storico risalente al XV° secolo e che ancora ben conserva strutture architettoniche dal grande valore storico ed artistico.
Il borgo antico si estende verso il colle ed ospita l’oratorio di Sant’Antonio da Padova, un grande edificio detto “il convento” ed una villa che risale al XVIII° secolo. In cima al colle, invece, si trovano i resti appartenenti alla rocca del Castello di Montecuccoli. La Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo, presente in documenti risalenti al 1643, e l’antico Mulino Montecuccoli del 1600, sono gli edifici che si affacciano sulla piazza principale, Piazza Matteotti, e ne delimitano il perimetro.
Il raffinato comune di Marano sul Panaro si colloca a metà tra le colline e la montagna modenese e rientra nell’interessante itinerario della Strada dei Vini e dei Sapori. Marano sul Panaro grazie alla sua collocazione geografica è anche il luogo in cui si possono trovare i prodotti tipici della gastronomia locale, i prodotti “poveri”, quelli fatti con la farina di grano come i piatti preparati seguendo le più antiche ricette: le crescentine e tigelle, gli gnocchi fritti e i borlenghi.
Il territorio comunale di Marano sul Panaro rientra nel territorio Parco Regionale dei Sassi di Roccamaltina. Il parco è situato nell’Appennino modenese sul lato sinistro del fiume Panaro ed è una area naturalistica protetta. Tra le particolarità dell’ambiente naturale tipico di questo Parco regionale si trovano i cosiddetti Sassi, meravigliose vette rocciose che si stagliano sul territorio circostante con pareti molto scoscese a tratti ricoperte da vegetazione.
Oltre alla bellezza paesaggistica che regalano all’occhio del visitatore, i Sassi ospitano bellissimi esemplari di falco pellegrino, che nidifica proprio su queste cime. Il paesaggio della riserva si presenta morfologicamente molto vario, con alternanza di calanchi, argillosi e spogli, e morbide colline tappezzate di frutteti, vitigni, castagneti e pascoli. Al centro del parco si innalzano le tre splendide guglie naturali in arenaria, roccia di origine sedimentaria. Per l’imponente altezza di queste rocce esse furono impiegate come roccaforte a controllo di tutta la zona intorno a Pieve di Trebbio, comune modenese dove sembra fossero insediati gli etruschi.
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