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Fiorano di Modena

Castello_di_Spezzano.jpg Fiorano Modenese è il grazioso comune in provincia di Modena che annovera il primato, insieme a Sassuolo, di principale centro industriale italiano per la produzione di ceramica e materiali da costruzione.

Proprio al settore della ceramica è dedicato un progetto ideato dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Fiorano e battezzato Manodopera. Il progetto intende mantenere vivo il ricordo degli artigiani che in tutti questi anni hanno intensamente lavorato nel mondo della ceramica, mantenendo alto il livello qualitativo del settore in tutta Italia. Manodopera ha sede in una sezione del famoso Museo della Ceramica che documenta, dal Neolitico ai giorni nostri, l’evoluzione di ogni tipo di oggetto ( utensile, materiale e fornace per la cottura) utilizzato nella lavorazione della ceramica.

In visita a Fiorano Modenese non si può tralasciare il Castello di Spezzano, acquisito dal Comune di Fiorano solo nel 1982. Il castello mantiene il suo fascino medioevale e possiede una struttura ed uno stile molto semplici. Vi è un unico accesso al maniero che si trova nella parte settentrionale vicino alla torre trecentesca munita di ponte levatoio. Nella sala più grande dell’edificio, la Sala delle Vedute, si possono ammirare ben 57 viste in cui sono rappresentati castelli, paesi e borgate di pianura e montagna appartenenti allo Stato dei Pio di Savoia. Nel piano riservato ai nobili, invece, è stata allestita la Galleria delle Battaglie che conserva una sequenza di affreschi inediti , di epoca compresa tra il 1509 ed il 1512, raffiguranti le epiche gesta del duca estense di Ferrara, Modena e Reggio, Alfonso I.

All’interno delle mura del castello è collocata una torre pentagonale dalla quale si accede nelle cupe e suggestive prigioni che, ancora oggi, conservano i graffiti e le incisioni prodotti dai carcerati. Nei piani superiori, invece, si trova l’Acetaia Comunale che ha mantenuto l’arredamento originale e dispone di tre batterie del tradizionale Aceto Balsamico.

Adagiato sopra un altura, nel centro del comune di Fiorano, il Santuario della Beata Vergine del Castello è visibile persino dai comuni adiacenti. Nel 1634 iniziarono i lavori di costruzione del santuario che originariamente serviva per accogliere il dipinto della Beata Vergine inciso sulla porta principale del castello di Fiorano. Il castello fu distrutto nel 1558 da un incendio dopo il quale fu recuperata solo l’immagine della Madonna. Il santuario si trova nello stesso punto in cui sorgeva il castello e la leggenda narra che i cittadini di Fiorano promisero alla Madonna di costruire il castello se li avesse risparmiati alla peste.

Fiorano Modenese è, inoltre, noto per un particolare fenomeno geologico caratteristico di queste zone, le salse eruttive. La Riserva Naturale Salse di Nirano, situata nella zona collinare a calanchi, alta dai 150 ai 300 metri sopra il livello del mare, offre l’opportunità di percorrere semplici sentieri immersi in un paesaggio quasi lunare, tranquillo e silenzioso.

Durante il cammino può capitare di percepire lievi borbottii provocati dalle bolle di gas e ammirare le curiose salse eruttive, piccoli vulcani prodotti dal fango argilloso del sottosuolo e dall’azione erosiva della pioggia. Un occhio attento è in grado di scorgere in prossimità dei coni più alti una rara specie di graminacea, la Puccinellia borreri, che cresce in suoli aridi e salati (salse significa, infatti, salate).