Duomo di Modena
Il Duomo di Modena, eccellente opera dell’arte romanica e motivo di orgoglio per i suoi cittadini, irraggia di splendore tutta la città. Già nel giugno 1099, periodo in cui iniziarono i lavori di costruzione, i visitatori dell’epoca rimasero sbalorditi dall’unicità della struttura disegnata e progettata da Lanfranco. L’architetto Lanfranco influenzò con questa opera molta dell’arte romanica successiva così da rendere giustizia alla leggenda secondo cui ricevette ispirazione divina.
Il duomo oggi sbalordisce per l’elegante equilibrio con il quale sono stati inseriti gli elementi scultorei e architettonici. L’imponente edificio è totalmente ricoperto di marmo bianco e sormontato da una loggia che armonizza e decora gli spazi producendo un affascinante gioco di luci e ombre.
Lo scultore modenese Wiligelmo ed i discepoli della sua scuola decorarono i capitelli della loggia e delle semicolonne arricchendole con rappresentazioni a carattere di vegetazione e con creature fantastiche.
Lo stesso scultore si dedicò, inoltre, ad abbellire con delicate figure le mensole degli archivolti e persino tutto il perimetro del Duomo realizzando armonici equilibri di colore e spazio.
Le sculture in rilievo sulla facciata, come la bellissima rappresentazione del Portale Maggiore, offrono una visione approfondita sul modo di intendere il mondo spirituale e se stessi proprio dell’uomo del Medioevo. Sulla base di questa osservazione i boschi tenebrosi e i paurosi grovigli di rampicanti impressi sulla facciata si associano alle sconvolgenti e penetranti tentazioni del male che provocano e seducono l’individuo che tenta di intraprendere il saggio percorso verso Dio. Accanto alle rappresentazioni delle dure lotte tra draghi, leoni e centauri, che non presagiscono il trionfo del bene, compaiono immagini raffiguranti la vendemmia, il confortante simbolo della salvezza divina.
I bassorilievi che raffigurano le storie della Genesi hanno la medesima chiave di lettura delle precedenti immagini, così come le sculture in rilievo sulle porte, come la "Porta della Pescheria" e la "Porta dei Principi", che si affacciano alla piazza e raccontano ai fedeli le vicende della vita del Santo Patrono della città, San Geminiano. La Piazza Grande è avvolta da maestosi monumenti, da un lato si ergono il Duomo e la torre Ghirlandina dichiarati patrimonio dell’umanità, mentre, dal lato orientale si può ammirare l’esteso porticato del seicentesco Palazzo Comunale. Piazza Grande è tuttora il centro attorno al quale ruota la vita sociale e culturale della città.
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