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Visitare Firenze

Dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco già dal 1982, il centro storico di Firenze è uno dei luoghi più noti ed apprezzati al mondo, visitato ogni anno da milioni di turisti ed universalmente conosciuto per la ricchezza di monumenti, architetture e opere d’arte inestimabili.

Culla del Rinascimento, epoca in cui raggiunse il massimo splendore, la città di Firenze è ancora oggi indissolubilmente legata a quel periodo che caratterizzò in maniera così marcata il suo aspetto raffinato e razionale, fatto di proporzioni simmetriche ed eleganti. Ancora prima, nel medioevo, come libero Comune, la città di Firenze si distinse per l’intensa storia politica, la prosperità economica, la ricchezza culturale ed il grande fervore artistico, registrando un periodo di magnificenza che durò per oltre 500 anni, dal XI al XVI secolo.

Pur non presentando un’estensione notevole, il centro storico di Firenze richiede diversi giorni per poter essere visitato senza tralasciarne i principali punti di interesse. Volendola percorrere seguendo la suddivisione in quartieri, si può iniziare la visita del centro storico a partire da nord-ovest, area a cui corrisponde il quartiere di Santa Maria Novella, perché proprio qui vi sorge la bellissima chiesa, mirabile esempio di architettura gotica fiorentina. Santa Maria Novella è tra le più note chiese di Firenze, edificata a partire dal 1246 e custode di capolavori quali la Madonna con bambino di Nino Pisano, affreschi di Filippino Lippi, il celebre ciclo degli affreschi del Ghirlandaio, il crocifisso ligneo di Brunelleschi, il Crocifisso su tavola di Giotto ed alcuni affreschi di Masaccio.

A pochi passi dalla Stazione Centrale di Firenze, la chiesa di Santa Maria Novella e l’intero duomo_firenze.jpgquartiere sono il punto ideale per iniziare la visita della città.
Proseguendo verso est si incontra il quartiere di San Giovanni, dal nome del battistero antistante il Duomo. Il battistero, in Piazza del Duomo, è uno dei più antichi ed importanti edifici di Firenze, la cui datazione è ancora incerta.

Per alcuni la struttura originaria sembra risalire al IV°-V° secolo, secondo altri l’impianto è di matrice romanica, datata XI°-XII° secolo. La pianta è ottogonale ed è contornata da un doppio ordine di pilastri. Ricoperto di marmo bianco e verde, il Battistero di San Giovanni presenta finestre classicheggianti e tre aperture chiuse da porte in bronzo di notevole pregio, opera di Andrea Pisano e Lorenzo Ghiberti, realizzate tra il 1330 e il 1450 circa.

Sulla stessa Piazza si affaccia la figura snella del bel Campanile di Giotto, edificato a partire dal 1330 su progetto di Giotto e di Andrea Pisano, poi terminato da F. Talenti. Il campanile, alto circa 85 metri, offre una suggestiva vista panoramica sulla città.

Santa Maria del Fiore, il Duomo, è il monumento religioso di massimo valore per la città e grande esempio di stile gotico fiorentino, fatto di linee larghe e semplici. I lavori di costruzione ebbero inizio nel 1296 ad opera di Arnolfo di Cambio e furono più volte interrotti dopo la sua morte. Intorno al 1420-30 prese posto la bellissima cupola di Brunelleschi dal caratteristico colore rosso, divenuta simbolo della città di Firenze. Il rivestimento della facciata, così come lo vediamo oggi, è opera di De Fabris, che nel 1871 - 87 pose termine all’opera interrotta e poi distrutta del 1330, ispirandosi ai motivi dei fianchi della cattedrale.

Di interesse anche l’interno del Duomo, dove si trova, tra gli innumerevoli capolavori, anche il monumento dedicato a John Hawkwood, dipinto da Paolo Uccello nel 1436.
Per terminare la visita al quartiere San Giovanni si raggiunge Piazza San Lorenzo, a nord del duomo, sulla quale si affaccia la Basilica di San Lorenzo ed il Palazzo Medici Riccardi.

San Lorenzo, tra le più pregevoli costruzioni di inizio Rinascimento, fu edificata dal Brunelleschi a partire dal 1442 e portata a compimento nel 1460 da Manetti. La facciata, non completata, è rimasta grezza. L’interno presenta diverse opere di maestri come Michelangelo e Donatello, ma è nella Sagrestia Vecchia che si può ammirare la mirabile opera, progetto di Brunelleschi, adornatapalazzo_vecchio_firenze.jpg da Donatello, dalle architetture rinascimentali di notevolissimo pregio.

Adiacente a San Lorenzo è la Biblioteca Laurenziana, realizzata da Michelangelo e fondata da Cosimo il Vecchio. Le cappelle medicee, dietro San Lorenzo, custodiscono un’altra straordinaria opera di Michelangelo, la Sagrestia Nuova, cappella sepolcrale della famiglia dei Medici, dove sono scolpiti i sepolcri Medicei, magistralmente scalpellati dalla mano di Michelangelo.
Spostandosi a sud si raggiunge il Quartiere di Santa Croce, che prende il nome dall’omonima chiesa collocata in prossimità delle rive dell’Arno, nella parte sud est del centro storico.

Tra le più celebrate chiese francescane in Italia, la Chiesa di Santa Croce è anche mirabile esempio di architettura gotico fiorentina, oltre che tempio sacro per alcune delle maggiori personalità della storia e dell’arte italiane. Edificata su progetto di Arnolfo di cambio, la struttura della chiesa è datata 1294 mentre la sua facciata marmorea risale ad epoca moderna, il 1860 circa.

L’interno, semplice e solenne, ospita tombe e monumenti votivi di Michelangelo, Galileo, Macchiavelli, Alfieri, Foscolo, Rossini e molti altri. Il rilievo dell’Annunciazione del tabernacolo di uno degli altari è opera di Donatello, mentre sono di grande pregevolezza gli affreschi di Giotto della Cappella Bardi, riportati alla luce da un sapiente restauro che ha asportato le pitture e le aggiunte effettuate successivamente sopra l’originario affresco con Storie di San Francesco.

Adiacente a Santa Croce è l’ingresso per la Cappella De Pazzi,che sorge in fondo ad un suggestivo chiostro trecentesco. Progettata dal Brunelleschi intorno al 1440, la costruzione risulta uno degli esempi più originali degli inizi del Rinascimento. Dal portico del chiostro si accede anche al Museo dell’Opera di Santa Croce, dove sono raccolti, tra gli altri capolavori, alcuni dipinti di Cimabue e Donatello.

uffizi_firenze.jpg Proseguendo verso ovest all’interno del quartiere di Santa Croce si incontra la più famosa piazza di Firenze, Piazza della Signoria, centro politico della città e sede degli avvenimenti più significativi dal medioevo ad oggi, su cui si affaccia Palazzo Vecchio, o della Signoria, uno dei maggiori monumenti di uso civile della città e sicuramente uno dei più importanti palazzi pubblici italiani di epoca medievale.

 Ad Arnolfo di Cambio è stata attribuita l’ideazione dell’edificio avvenuta tra il 1299 e il 1314. Il ballatoio merlato lo caratterizza come tipica costruzione medievale, così come le finestre bifore, dalle eleganti forme gotiche. Anche la Torre d’Arnolfo alta 94 metri, è coronata da doppi sporti di merli. L’interno di palazzo Vecchio ha visto all’opera numerosi artisti che nel corso del tempo ne hanno caratterizzato l’aspetto con interventi architettonici e decorativi, a partire dal gruppi scultorei di Michelangelo per arrivare agli affreschi del Ghirlandaio e di Vernocchio.

Immediatamente adiacente alla Piazza e al palazzo della Signoria sorge il complesso monumentale del Palazzo degli Uffizi, antica sede amministrativa del Ducato dei Medici. La straordinaria costruzione del Vasari, eretta tra il 1560 e il 1580, ospita attualmente la Galleria degli Uffizi, una delle più note e visitate gallerie d’arte al mondo, oltre che la più importante d’Italia. L’inestimabile raccolta dei capolavori della pittura italiana si affianca a rappresentanze delle maggiori scuole straniere.

Affacciata sulle sponde dell’Arno, la Galleria degli Uffizi è situata nei pressi del Ponte Vecchio,pontevecchio_firenze.jpg altro simbolo della Firenze medievale ed icona della città esportata nel mondo. Il più vecchio ponte di Firenze risale al 1345 si erge su tre arcate ed è fiancheggiato da caratteristiche botteghe di orafi. Consente l’accesso all’altra sponda del fiume che prende il nome di Oltrarno.

Qui, percorrendo via Guicciardini, si giunge ad ammirare l’imponente edificio di Palazzo Pitti, il più maestoso di Firenze, eretto nel 1458, attribuito al Brunelleschi. L’edificio si caratterizza per la presenza di tre piani digradanti e per la ricchezza delle collezioni custodite al suo interno all’interno della Galleria Pitti o Palatina tra cui opere di Canova, Tiziano, Rubens, Perugino, Ghirlandaio e molto altro ancora. Sul retro del Palazzo, con accesso dal fianco sinistro dell’edificio, si trova il bellissimo Giardino di Bòboli, il più famoso dei giardini all’italiana, risale ad un progetto del 1550 ad opera del Tripolo.

Per terminare la visita ai principali e più noti monumenti del centro storico di Firenze si può raggiungere infine il quartiere di Santo Spirito, a sud ovest, dove svetta l’architettura dell’omonima chiesa, capolavoro del primo rinascimento. Iniziata da Brunelleschi nel 1444 e terminata da Manetti 44 anni dopo, la Basilica di Santo Spirito colpisce per l’eleganza e l’armonia delle proporzioni.