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Mantova e Sabbioneta dei Gonzaga

A partire da luglio 2008 la città lombarda di Mantova e il vicino comune di Sabbioneta sono stati inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, un prestigioso riconoscimento al tesoro artistico e urbanistico presente in questi centri, fondamentali punti di riferimento per la cultura rinascimentale italiana e europea.

Unite tra loro nel segno dei Gonzaga, i signori di Mantova che tra Quattro e Cinquecento si fecero conoscere in tutta Europa come grandi mecenati e potenti condottieri, le città di Mantova e Sabbioneta permettono al visitatore di scoprire alcuni dei più prestigiosi monumenti del Rinascimento. Edifici, opere d’arte e progetti urbani di Mantova e provincia derivano in gran parte da commissioni realizzate dai massimi esponenti della cultura e dell’arte italiana dell’epoca, che tra il XV e il XVI secolo vissero alla corte mantovana dei Gonzaga.

Punto di partenza obbligato per un itinerario attraverso la Mantova dei Gonzaga è il grandioso complesso architettonico di Palazzo Ducale. Edifici collegati da corridoi e loggiati e separati da cortili interni, giardini e piazze compongono una delle corti signorili più vaste d’Europa. Ad esclusione del nucleo originario del complesso o Corte Vecchia, composto dal Palazzo del Capitano e dalla Magna Domus, che dominava già nel XIII secolo Piazza Sordello, è tra ‘400 e ‘500 che l’architetto Luca Fancelli, e di seguito Giovan Battista Bertani, diedero compimento all’immenso progetto della reggia gonzaghesca, quella che ancor oggi possiamo ammirare in tutta la sua maestosità durante la visita di Mantova.

Tra gli spazi del Palazzo Ducale da non perdere, oltre alle sale affrescate da Pisanello e all’Appartamento di Isabella d’Este nella Corte Vecchia,  si ricordano l’Appartamento degli Arazzi, la Sala dei Fiumi e la Sala dello Zodiaco. L’edificio difensivo del complesso, il Castello di San Giorgio, integrato al nucleo iniziale a fine ‘300, da metà ‘400 perse la sua funzione difensiva e militare per divenire residenza della famiglia Gonzaga.

Al suo interno Andrea Mantegna affrescò la famosa Camera degli Sposi, stanza fra le più ammirate dell’intero complesso. Visitando gli interni della Corte Nuova, realizzata fra 1480 e 1484, si potranno ammirare ambienti arredati e preservati esattamente com’erano ai tempi del ducato dei Gonzaga. Concludono la visita i cortili e i giardini e la Chiesa palatina di Santa Barbara.

Il tour attraverso Mantova dei Gonzaga prosegue a Palazzo Te, monumentale residenza dedicata allo svago commissionata da Federico II Gonzaga all’architetto e pittore Giulio Romano. L’appellativo deriva da Tejeto, nome con cui si indicava questa zona appena al di fuori dal centro storico antico.

Oggi il complesso ospita il Museo Civico di Mantova e il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura. Originalissima è sia la struttura architettonica che la decorazione dei vasti saloni interni, tutti progettati e realizzati da Giulio Romano e da suoi collaboratori.

Fra le più famose stanze si ricordano la Sala dei Giganti, la Sala di Amore e Psiche, la Sala delle Aquile e la Camera del Sole,  dove stucchi, dipinti e affreschi sulle pareti rimandano a simbologie pagane e antiche, metafore del potere politico del duca e della sua dedizione all’amante Isabella Boschetto, più volte raffigurata in abiti mitologici.

Ancora molti edifici e tantissime opere d’arte compongono l’eredità dei Gonzaga lasciata a Mantova, fra questi Palazzo di San Sebastiano, dimora realizzata per il marchese Francesco II Gonzaga e oggi sede del Museo della Città, Palazzo Valenti Gonzaga, in seguito molto rimaneggiato ma di grande bellezza, e alcuni dei principali edifici religiosi del centro storico di Mantova, come il Duomo, la chiesa di San Francesco o la chiesa di Santa Maria della Vittoria, sulle quali intervennero alcuni dei grandi artisti e architetti che gravitavano attorno alla corte della famiglia Gonzaga.

Per concludere l’itinerario proposto, bisogna ora spostarsi a circa 30 chilometri da Mantova, in direzione Parma, dove si trova la bellissima città di Sabbioneta. Questo piccolo centro in provincia di Mantova e nel cuore della Pianura Padana fu fondato nel Cinquecento da Vespasiano Gonzaga Colonna che si nominò duca di Sabbioneta, città ideale secondo i canoni rinascimentali. Il progetto di Vespasiano venne portato a termine in soli trentacinque anni, fra il  1556 e il 1591.

La cittadina, che dalla seconda metà del Cinquecento divenne una fortezza inespugnabile e uno strategico crocevia per traffici commerciali e comunicazioni, si dotò del Palazzo Ducale, noto come Palazzo Grande, un Teatro, un Palazzo Giardino dedicato ai momenti di ozio della corte ducale e della cosiddetta Galleria degli Antichi o Corridor Grande, dove il duca sistemò la sua collezione di marmi antichi e trofei di caccia.

Fra gli edifici religiosi ancora esistenti si ricorda la chiesa dell’Incoronata, la chiesa dell’Assunta e la chiesa del Carmine. Gran parte del patrimonio artistico che nel Cinquecento ornava chiese ed edifici sacri è oggi conservato nel Museo d’Arte Sacra di Sabbioneta, dove si custodiscono anche stemmi e onorificenze appartenute al duca di Sabbioneta. Oggi, con la sua ricca programmazione di eventi e feste volte a far rivivere l’antico fasto della città, Sabbioneta si presenta ai suoi ospiti come una bellissima tappa da non perdere per chi visita la provincia di Mantova e vuole conoscere meglio l’avvincente storia della potente famiglia Gonzaga.